Il valore visivo dell’oggetto determina il potere della nostra reazione emotiva ad esso: i neuropsicologi tedeschi hanno scoperto.
Perché le pubblicazioni della stampa “gialla” sono così affezionate a stampare i titoli delle dimensioni dell’intera pagina? Poiché le grandi lettere ci colpiscono molto più forti, rispondono i neuropsicologi tedeschi, facendo affidamento sui risultati dei loro studi sull’attività cerebrale*. E spiegano: il cervello “regola sempre” le nostre emozioni alle dimensioni dell’oggetto che le causa. Ad esempio, se troviamo un ragno peloso che era accanto a noi, a distanza, diciamo, 10 centimetri, siamo spaventati molto più che se lo avessimo notato da una distanza di un paio di metri. Pertanto, il valore visivo dell’oggetto determina il potere della nostra reazione emotiva. Conclusione? Non accetteremo le sensazioni di giornale troppo vicine – né agli
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occhi né al cuore.
* M. Bayer & Al., Plosone, 2012, vol. 7.
- R. Levin “Meccanismi di manipolazione”
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